About us
The Dark Side of Venus is a rock/alternative project founded by pianist composer Licia Missori – that is to say, by her dark side – in 2010. At the time, she felt the need to express a part of herself that had always been in the dark. That’s how she chose the name of the project, referring to the hidden side of a planet whose name is anciently associated with beauty, love and femininity.
Until 2014, the voice of the band was Ida Elena (now singer of Bare Infinity). In 2015 she was replaced by Francesca Elayne Naccarelli, known as singer of symphonic metal band Dunwich. The rest of the band is composed of Alessandro Lopane (guitars), Yuri Colafigli (bass) and Daniele Saulle (drums).
The music that comes from their playing together has a huge variety of influences: ’90s alternative rock scene, ’80s synth pop music, not to mention the classical music influences in Licia Missori’s composing.
Since the beginning, the band has a busy schedule of live shows. In 2011, they win the national “Opening Band Live Festival” performing in Trieste before Paolo Benvegnù’s show. In 2012 they release the single and videoclip of Dirty Paradise, produced by Massimiliano Pagliuso of Novembre. The song features vocals by Daniele Santori, singer of symphonic metal band The Dogma. Licia Missori has met Santori in 2010 during a European tour of The Dogma opening for Finnish band Lordi (Eurovision winners in 2006).
With the joining of new singer Francesca Elayne Naccarelli, the band starts working on its first official cd, Power to Victims – a rich album of 16 tracks – going to be released in December 2016. Two singles are released from the album, I don’t give a damn and I am never alone, which represent the album’s content and musical features, and for which two videoclips are shot and posted on YouTube.
During 2017, the band promotes the album with several radio interviews and concerts, including an important opening for the legendary band Claudio Simonetti’s Goblin and participation in the Italian dates of the Female Metal Voices Tour 2017 whose headliners are Te Birthday Massacre, Te Agonist and Sirenia. The band’s latest line-up features Gianluca Genova on guitars and Luca Pichi on drums.
POWER TO VICTIMS
The album concept deals with a consciousness-raising process: it is possible to turn frustrating power relations upside down, both in the individual’s psychic world and in the world of society. The main idea underlying this concept is that what happens “outside” – also in a political sense – is a reflection of what happens inside our mind. No wonder the album starts with Distance, a one and a half minute overture beginning with a painful conversation with internalized parental figures (“Mother, forgive me”, “Father, believe me”…) and ending with a quote by Pier Paolo Pasolini about “State massacres” (“I know the names”…).
The first video from the album is I don’t give a damn, an energetic hymn to resilience and to the ability to respond to adversity.
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The Dark Side of Venus è un progetto rock/alternative fondato nel 2010 da Licia Missori, pianista e compositrice di formazione classica che sente, da quel periodo della sua vita in poi, il bisogno di esprimere un lato di sé fino ad allora rimasto in silenzio. Da qui la scelta del nome del progetto: la faccia nascosta di un pianeta il cui nome è anticamente associato alla bellezza, all’amore e alla femminilità.
La voce della band è per molti anni Ida Elena De Razza; nel 2015 subentra al suo posto Francesca Elayne Naccarelli, già voce del progetto symphonic metal Dunwich. Il resto del gruppo è formato da Alessandro Lopane (chitarra), Yuri Colafigli (basso) e Daniele Saulle (batteria).
La musica che nasce dall’incontro tra i compagni di band ha una grande varietà di influenze che rispecchiano la vastità del loro mondo musicale di riferimento. Tra gli ascolti che influenzano maggiormente il loro sound ci sono band come Garbage e Muse e in generale la scena alternative rock degli anni 90, senza escludere il pop e le influenze della musica classica naturalmente presenti nello stile compositivo di Licia Missori.
I Dark Side of Venus hanno fin dall’inizio un’intensa attività live tra concerti e festival, ottenendo i primi riconoscimenti in diverse rassegne musicali del Lazio. Nel 2011 vincono – a livello nazionale – l’Opening Band Live Festival, esibendosi a Trieste in apertura al concerto di Paolo Benvegnù. Nello stesso anno producono il loro primo demo con tre brani inediti.
Nel 2012 esce il singolo Dirty Paradise, prodotto da Massimiliano Pagliuso dei Novembre, e accompagnato dal videoclip firmato dalla regista Paola Rotasso. Il singolo vede la collaborazione di Daniele Santori, cantante della band symphonic metal The Dogma, con cui nel 2010 Licia Missori ha intrapreso un tour europeo in apertura ai finlandesi Lordi, vincitori dell’Eurovision 2006.
Con l’ingresso della nuova cantante, Francesca Elayne Naccarelli, nel 2015 la band comincia a lavorare al suo primo album ufficiale, Power to Victims, un corposo disco di 16 tracce che vedrà la luce nel dicembre del 2016. Dall’album vengono subito estratti due singoli, I don’t give a damn e I am never alone, che rappresentano appieno tanto i contenuti quanto le forme musicali caratterizzanti l’album, e per i quali sono stati realizzati due videoclip pubblicati su YouTube. Nel corso del 2017, la band promuove il disco con apparizioni radiofoniche e concerti, tra cui spiccano l’apertura ai leggendari “Claudio Simonetti’s Goblin” all’ORION di Roma e la partecipazione alle date italiane del Female Metal Voices Tour 2017 i cui headliners sono stati The Birthday Massacre, The Agonist e Sirenia. La line-up infine si aggiorna con l’ingresso di Gianluca Genova alla chitarra e Luca Pichi alla batteria.
Il concept di Power to Victims è basato su una presa di coscienza: esiste la possibilità di ribaltare i rapporti di potere frustranti sia nel mondo interiore e psichico, sia nei legami sociali, sia infine in ambito politico. Possiamo vivere in un mondo migliore o perlomeno dobbiamo provarci, e per farlo dobbiamo cambiare noi stessi come individui e come società, conoscerci nel profondo, curare la nostra mente individuale e collettiva. L’idea alla base dell’album è che ciò che accade su ampia scala sia il riflesso di ciò che succede “in piccolo” nella mente dell’uomo, ossia che l’incapacità del genere umano di “stare in pace” non sia altro che una versione più ampia della difficoltà che ogni individuo incontra nell’essere semplicemente felice, e che i conflitti – latenti o espliciti – che da sempre esasperano ogni angolo del mondo, abbiano analogie con i conflitti interiori che mettono in subbuglio la psiche e l’anima. Non a caso, il disco si apre con Distance, un’ouverture di un minuto e mezzo che inizia con un doloroso discorso alle figure genitoriali interiorizzate (“Mother, forgive me”, “Father believe me”) e finisce con una citazione di Pier Paolo Pasolini sulle stragi di Stato (“I know the names…”).
Il primo singolo estratto dal disco sarà I don’t give a damn, un energico inno alla resilienza e alla capacità di reagire alle avversità.